La SRG SSR e l’ABS hanno realizzato insieme un progetto per rafforzare l’immagine della musica bandistica. Il project manager Jean-Marc Richard ha avuto il compito impegnativo di riunire due musiciste di fama internazionale, una jodlerin e la Wind Band Neuchâtelois.
Il notevole risultato è il documentario musicale «E se suonassimo insieme?» girato nel 2023 con le sorelle Berthollet – la violinista Camille e la violoncellista Julie –, la jodlerin Barbara Klossner – alias Miss Helvetia – e la Wind Band Neuchâtelois (WBN) sotto la direzione di Martial Rosselet.
Al primo incontro, le tre musiciste professioniste hanno appreso che non solo avrebbero suonato e cantato con la WBN, ma che avrebbero anche partecipato all’esecuzione di «The Pink Panther». E si trattava di una sfida: Camille Berthollet alla batteria, Julie Berthollet alla direzione e Miss Helvetia al saxofono.
La redazione ha posto alcune domande alle tre artiste:
Cosa vi ha spinto a partecipare al progetto?
Miss Helvetia (MH): La sfida di imparare un nuovo strumento, il sassofono.
Sorelle Berthollet (SB): Imparare una nuova disciplina in poco tempo. E poi, ci piace suonare regolarmente in compagnia di gruppi amatoriali. Questo integra la nostra visione incentrata sulle orchestre professionali, dove suoniamo di solito.
Come trovate la scena musicale amatoriale svizzera?
MH: Molto gioiosa e appassionata. L’amore per la musica e il cameratismo tra i membri contribuiscono alla coesione del paese.
SB: Molto ricca! È composta da tanti ensemble di vario organico e di vitale importanza: questo permette a molti musicisti di continuare a esibirsi sul palco e di creare insieme momenti emozionanti. Secondo noi, questo impegno è fantastico.
Pensate che questo progetto aiuti a migliorare l’immagine della musica bandistica svizzera?
MH: Sì, certo. Il progetto, nel quale tre musiciste professioniste imparano una nuova disciplina musicale giocosamente, dovrebbe stimolare anche gli interessati a mettersi alla prova con uno strumento. La presenza dei media – con la diffusione del documentario in televisione e la presentazione dei concerti – è preziosa per rendere la cosa attraente.
SB: Questo progetto illustra perfettamente la scena bandistica svizzera: gli strumenti a fiato sono sempre presenti nel mondo musicale, ma così diventano accessibili a un pubblico ancora più ampio.
A parte il progetto, qual è il vostro rapporto con la musica bandistica?
MH: Ho un rapporto di lunga data con la musica bandistica. Da bambina suonavo il flauto traverso e già a 16 anni ero vicedirettrice della banda di Oey-Diemtigen. Mi piaceva fare le prove settimanali e le prove di musica da parata nel paese. Ho accumulato tutte queste esperienze e ho potuto tradurle concretamente dirigendo le varie società di jodel e le Ländlerkapelle, nonché le formazioni canore di due o tre persone. Continuo ad attingere a queste conoscenze ancora oggi, nelle mie numerose esibizioni.
SB: I fiati sono sempre stati strettamente legati alla nostra carriera musicale, dal momento che abbiamo suonato in orchestra fin dall’infanzia e in seguito ci siamo esibite con queste formazioni come soliste. E abbiamo sempre suonato con musicisti che suonano questi strumenti, sia durante i nostri studi che nella nostra carriera.
«E se suonassimo insieme?»
Il documentario musicale sarà presentato al pubblico in occasione di alcuni concerti di gala:
13 settembre 2024
- ore 19.30, Teatro La Poste di Visp
- Concerto di gala con l’Ensemble di ottoni Ambitus
19 ottobre 2024
- Ore 19.30, Stadthaussaal di Winterthur
- Concerto di gala con la Banda Giovanile di Zurigo
30 novembre 2024
- ore 19.30, Teatro National di Berna
- Concerto di gala con la Wind Band Neuchâtelois, le sorelle Berthollet e Miss Helvetia
1o dicembre
- Ore 10, Cinema Capitole di Losanna
- Concerto di gala con la Wind Band Neuchâtelois, le sorelle Berthollet e Miss Helvetia
L’eccezionale reportage sarà inoltre diffuso giovedì sera 12 settembre 2024 in prima serata, sul canale romando RTS1. Vale sicuramente la pena di guardarlo!