Prospettive future per i giovani

Il progetto «Musica oltre il mare» consente a bambini in situazioni svantaggiate di suonare insieme, con strumenti musicali donati dalla Svizzera.

«La musica tocca i cuori e trasforma le persone». Romina Ashpurwi, direttrice di uno dei progetti di partenariato di «Musica oltre il mare», usa spesso e volentieri questa frase. Ai bambini in condizioni di povertà nella Repubblica Dominicana, in Colombia e in altri paesi suonare insieme dà gioia, una struttura quotidiana e protezione dai pericoli della «strada». I giovani sviluppano fiducia in sé stessi e senso di responsabilità, elementi importanti per un futuro migliore.

Foto: Cornelia Diethelm

La giornalista e musicante Cornelia Diethelm ha fondato «Musica oltre il mare» nel 2007; all’epoca aveva chiesto il sostegno dell’Associazione bandistica svizzera. Ueli Nussbaumer, l’allora responsabile in comitato del settore giovani, aveva partecipato molto attivamente alla raccolta e all’invio degli strumenti fino al 2012. Nel 2008, Ueli e Cornelia sono stati in grado di consegnare i primi 34 strumenti necessari alla creazione di un’orchestra giovanile nella Repubblica Dominicana. Oggi sono ben cinquanta le orchestre giovanili nelle quali si suona grazie a tremila strumenti donati dalla Svizzera.

Foto: Cornelia Diethelm

Strumenti richiesti

Quando è possibile, questa associazione senza scopo di lucro invia anche materiale aggiuntivo alle orchestre giovanili; in particolare, le ance per i legni, perché nei paesi del progetto è molto difficile e costoso procurarsele. Attualmente sono richiesti soprattutto tromboni, eufoni, sassofoni baritoni, clarinetti bassi, oboi e fagotti. Anche viole, violoncelli e contrabbassi sono i benvenuti.

Foto: Cornelia Diethelm

«Musica oltre il mare» organizza regolarmente corsi di riparazione e ha allestito officine per strumenti musicali a Santo Domingo e a Cartagena de Indias. Inoltre, l’associazione offre corsi di direzione, organizza masterclass, promuove lo scambio culturale tra i paesi del progetto e la Svizzera e, con il suo sostegno finanziario, consente anche lo studio della musica. Basandosi su questo fatto: i bambini a cui si dà uno strumento non hanno più le mani libere per tenere un’arma.

Foto: Cornelia Diethelm