Tra tradizione e innovazione

Aldo Werlen con microfono alla discussione ad aVENTura 2023
Care lettrici, cari lettori,

Parlando di musica bandistica, si potrebbe pensare che nel mio petto battano due cuori: uno è quello del direttore di una società di paese nella Lötschental e l’altro quello del musicista professionista e futuro comandante della musica militare svizzera. Ma non è così. Da tempo ho capito che i due sono strettamente collegati e fortemente interdipendenti.

La musica bandistica è senza dubbio a un bivio. Anche se profondamente radicata nella nostra cultura per tradizione, deve affrontare le sfide di una società in rapida evoluzione. Dal mio punto di vista, la diminuzione del numero di membri è l’indicazione più chiara di questa tendenza. Eppure, forse saranno proprio questi cambiamenti radicali a offire alla musica bandistica, in futuro, entusiasmanti opportunità di reinventarsi e raggiungere un pubblico più ampio.

Al riguardo, negli ultimi anni, sono state effettuate innumerevoli analisi e la radiografia della situazione è stata fatta più di una volta. I problemi, le debolezze e le sfide della nostra scena bandistica sono ben noti. Ora è il momento di mettersi all’opera, provare, intervenire, agire, realizzare! La nostra associazione mantello (ABS) lo dimostra con il lancio dei centri di competenza per la musica bandistica. Molte federazioni cantonali vi aderiscono e cercano, per esempio, di aprire o ampliare i concorsi musicali con modelli nuovi e accattivanti.

Piantiamoci saldamente sulle fondamenta della tradizione e guardiamo all’innovazione come la soluzione chiave per il futuro: l’una non esclude l’altra. La musica militare fa del suo meglio per sostenere e portare avanti questo sviluppo. Grazie alla sua frequente presenza in pubblico durante le esibizioni in occasioni che vanno dalle celebrazioni nazionali agli impegni internazionali, abbiamo la possibilità di utilizzare i moderni metodi di mediazione musicale e di raggiungere così anche un pubblico più giovane. Inoltre, ci impegniamo a promuovere e formare i giovani talenti in modo che possano, con il loro bagaglio di esperienze, ottimizzare e migliorare la formazione dei giovani nelle loro società di paese. La posizione preminente della musica militare ci consente una maggiore promozione della diversità nel panorama bandistico e un maggior potere di attrazione sui musicanti più giovani e provenienti da diversi contesti sociali e culturali.

«Il futuro non deve essere previsto, deve essere reso possibile.»

Antoine de Saint-Exupéry

Lasciamoci ispirare da questa citazione: auguro a tutti noi più coraggio nella realizzazione di idee nuove e innovative, per creare alla musica bandistica svizzera un futuro di successo. Siamo noi a FARE la musica!

Fotoritratto di Aldo Werlen Foto: zVg
Tenente colonnello Aldo Werlen, capo delle scuole e comandante sostituto del Centro di competenza musica militare
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