Verso nuove mete

Foto di Hanspeter Frischknecht
Care lettrici, cari lettori,

In queste settimane, in tutta la Svizzera si svolgono delle feste di musica. L’atmosfera nei capannoni o negli spazi aperti, nelle sale da concorso e sui percorsi di musica da parata è fenomenale, fino a far venire, a volte, la pelle d’oca. Forse non ricordo più quale fosse la bella energia generata da questi eventi prima della pandemia, o forse la Svizzera ha davvero riscoperto come fare festa.

Alle feste partecipano – in numero sempre maggiore – anche unioni tra società, composte da due o più bande. Nelle ultime settimane ho avuto il privilegio di suonare in alcune di queste formazioni e posso dire che queste esperienze musicali a progetto hanno un fascino particolare e creano dei momenti fantastici. L’unione tra società bandistiche apre la porta a opzioni completamente nuove, sia per quanto riguarda le possibilità musicali che per quanto riguarda la convivialità. Non è certo facile coordinare giorni di prova fino a poco prima diversi e rinunciare ad abitudini e tradizioni diventate care. Ma puntare a nuovi obiettivi insieme alla banda del paese vicino o comunque della regione, e vivere il fare musica in modo diverso ma assolutamente positivo, ha il suo fascino.

Se anche qualcuno tra di voi, lettrici e lettori, dovesse trovarsi confrontato a una simile proposta nella propria società, la o lo incoraggio a farsi coinvolgere dal progetto con convinzione, perché può aspettarsi di vivere tanti bei momenti. Incontrerà altre e altri musicanti il cui cuore batte per la musica bandistica e che sanno apprezzare la convivialità: una base perfetta per suonare insieme, sia in vista di concerti ed esecuzioni, che anche solo per godersi il fatto di fare musica. Le ascoltatrici e gli ascoltatori percepiranno questa nuova atmosfera e si godranno l’esecuzione loro offerta, anche se le uniformi indossate non saranno tutte uguali e saranno presenti due o più bandiere.

Come lo avrete capito dalle righe precedenti, quindi, l’unione tra società bandistiche non è in primo luogo un fallimento o la fine di una banda, bensì una partenza verso nuove mete. Perché non poche delle società già unitesi da qualche tempo riferiscono di averne guadagnato a medio termine nuovi membri e nuovi stimoli, sia per quanto riguarda la società stessa che le formazioni giovanili e le scuole allievi. Questo dimostra che la collaborazione tra società può anche essere sostenibile e liberare nuove forze, e incarna molto bene lo spirito della scena bandistica. Perché solo così quest’ultima riuscirà a restare ben visibile e udibile alla società.

Che suoniate in un’unione tra società, in un’orchestra a progetto o in una banda tradizionale, auguro a tutti voi tanti bei momenti di incontro e convivialità in occasione dei vostri prossimi eventi musicali.

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